La nostra attività

Nel carcere

A Regina Coeli l’opera dei volontari è preziosissima. Si articola su diversi piani:

  1. Sostegno morale. E’ la parte più importante del loro lavoro. Il volontario nel carcere è l’unica presenza non istituzionale; in qualche modo, è il “volto” della società che il detenuto incrocia tra le mura carcerarie. Il dialogo, la vicinanza nei momenti più difficili, l’interessamento per i problemi personali, di famiglia, di giustizia intessono il rapporto quotidiano dei detenuti con i volontari. Questo sostegno spessissimo si allarga anche alle famiglie, sottoposte a difficoltà di ogni genere, agli autori e alle vittime del reato.
  2. Sostegno materiale. Per capire questo ruolo del volontariato in carcere, e particolare a Regina Coeli, bisogna tener presenti alcuni fattori. Prima fra tutti, la peculiarità delle persone presenti in istituto. Siamo nel carcere di prima accoglienza della capitale, dove la maggioranza dei ristretti è composta da stranieri (circa il 65%), a cui si aggiunge la massa di italiani (drogati, barboni…), che sono alla deriva nelle periferie della città. Alle spalle della stragrande maggioranza dei detenuti in questo carcere c’è l’assenza della famiglia, la cui mancanza rende la detenzione doppiamente pesante. Poi, si hanno i riflessi della crisi economica. Pesa terribilmente sulla vita interna dell’istituto dove scarseggiano, o mancano del tutto, beni di prima necessità.
    I volontari hanno la laboriosità  delle “formichine” nel reperire vestiti, dentifrici, spazzolini, saponi e altro materiale igienico per consentire ai detenuti di mantenere  un minimo di dignità personale. E’ inimmaginabile la preziosità di questo servizio nell’attuale fase di  congiuntura economica.
  3. Attività culturale e ricreative. Uno dei compiti più importanti per il detenuto è poter impegnare la mente e utilizzare il tempo. Tra le mura del carcere, l’ozio è stato, ed è, sempre lo spettro da combattere.
    Per questo l’Associazione mette tanta fantasia per dar vita a  attività di ogni tipo: concorsi letterari (poesia, articoli…),  lavori in ceramica, tornei di scacchi e di dama. Per diversi anni, il Vo.Re.co. ha organizzato i tornei di calcetto tra le varie sezioni. Nel 2012 è stato possibile portare in carcere “la nazionale” dei sacerdoti, che ha disputato una partita con “la nazionale” dei detenuti. Sul piano culturale, grazie alla collaborazione  raggiunta  con l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, con la Sovrintendenza delle Belle Arti e il Museo Macro di Roma, nel 2016 è stato possibile realizzare un una serie di pitture sulle pareti  dell’istituto, grazie alla collaborazione tra artisti e detenuti. Nella scorsa estate, molti detenuti hanno seguito con entusiasmo un Laboratorio poetico, curato dal Vo.Re.Co. e dalla presidente Roma Centro Mostre.

Nel “Centro Vo.Re.Co.”

Nel 2012 è stato aperto il “Centro Vo.Re.Co.” in  Via della Lungara, con la finalità di realizzare il “Progetto S. Francesco, di seguito descritto. Il motivo principale di tale Centro è quello di avere, a due passi, da Regina Coeli, un punto appoggio per i volontari che operano all’interno (magazzino per la biancheria, spazi per incontri di formazione….) e per accoglienza di ex detenuti e delle  persone in difficoltà del territorio.

Questi i servizi offerti dal Centro:

Vo.Re.Co.

La sigla VO.RE.CO sta per “Volontari Regina Coeli” e vi fanno parte i volontari che prestano la loro opera a favore dei detenuti di Regina Coeli, delle loro famiglie e delle vittime del reato.

Contatti

  • Vo.Re.Co.
  • Via della Lungara, 141/a
  • ROMA 00165 (RM)
  • +39 0668301193
  • info@voreco.it

Dove siamo


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